ANALISI
Il Giorno dell’Indipendenza è un momento per ringraziare e celebrare le nostre libertà americane, per ringraziare Dio che viviamo in un paese fondato su principi biblici che hanno reso gli Stati Uniti uno dei paesi più liberi di tutta la storia umana. È stato sicuramente un esperimento imperfetto, segnato da ingiustizie e conflitti, ma la traiettoria verso la vita, la libertà e la ricerca della felicità è difficile da ignorare.
Eppure alcuni a sinistra hanno deciso di usare la loro libertà di parola per concentrarsi esclusivamente sugli aspetti negativi del passato, colpendo proprio il paese che dà loro la libertà di farlo. Certo, qui in America è loro diritto farlo.
Da Hollywood personaggi come l’attrice Alyssa Milano hanno deciso di cestinare gli USA, indicando solo le ingiustizie e non i principi che ci hanno fatto tanto progredire:
#4 luglio #4 luglio pic.twitter.com/LAthcIHLGa
— Alyssa Milano (@Alyssa_Milano) 4 luglio 2021
Ed esercitando la libertà di stampa, il liberale New York Times ha deciso di far saltare in aria la bandiera americana, dicendo che ora è diventata una rappresentazione contaminata della politica, e chiunque sventoli la bandiera è sospettato di essere ai margini.
Il Times ha twittato: “Oggi, sventolare la bandiera americana dal retro di un camioncino o su un prato è sempre più visto come un indizio, anche se imperfetto, dell’affiliazione politica di una persona in una nazione profondamente divisa”.
Oggi, sventolare la bandiera americana dal retro di un camioncino o su un prato è sempre più visto come un indizio, anche se imperfetto, dell’appartenenza politica di una persona in una nazione profondamente divisa. https://t.co/6cZF7DJgxK
— Il New York Times (@nytimes) 5 luglio 2021
E dopo che un’estate di rabbia e violenza nel 2020 ha portato al rovesciamento di statue di leader americani come George Washington e Abraham Lincoln, sembra che la Statua della Libertà sia il prossimo obiettivo. Il Washington Post ha deciso che è il momento perfetto per etichettare la Statua della Libertà, simbolo di libertà per il mondo intero, come “simbolo di ipocrisia”.
Lo studioso di diritto Jonathan Turley si è rivolto a Twitter per sottolineare: “Mentre il New York Times ha pubblicato un articolo questo fine settimana sulla divisione della bandiera americana e il Washington Post ha pubblicato un articolo su come la Statua della Libertà sia ora un segno di ipocrisia, ci sono in tanti a vedere ancora in questo Paese la più grande speranza di libertà al mondo…”
…Mentre il New York Times ha pubblicato un articolo questo fine settimana sulla divisione della bandiera americana e il Washington Post ha pubblicato un articolo su come la Statua della Libertà sia ora un segno di ipocrisia, ci sono molti che ancora vedono questo paese come il la più grande speranza di libertà nel mondo…
— Jonathan Turley (@JonathanTurley) 4 luglio 2021
Il signor Turley ha ragione, ed ecco la prova. Mentre la sinistra a Hollywood e i media vomitavano il loro odio e la loro condanna per l’America, un gruppo di estranei in un Walmart ha inviato un messaggio molto diverso.
Ecco il video che è diventato virale, mostrando gli acquirenti di Haslet, in Texas, che esplodono in una canzone, cantando audacemente l’inno nazionale americano nel mezzo del negozio. Guardalo e sentiti libero di cantare insieme… questo è un paese LIBERO dopo tutto:
Questo mi ricorda Casablanca, tbh pic.twitter.com/U5f5huk91I
— David Reaboi, sciocchezze della tarda Repubblica (@davereaboi) 5 luglio 2021
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